25 Feb L’olfatto del cane
L’olfatto è nel cane il senso più sviluppato a tal punto che si può affermare che: “ IL CANE VEDE IL MONDO ATTRAVERSO IL NASO”. Basti pensare che i cani possiedono 300 milioni di recettori olfattivi contro i nostri soli 6 milioni. Addirittura il 12,5% del suo è cervello è dedicato a decodificare i messaggi contenuti nelle molecole odorifere contro il nostro 1%, per concludere i cani hanno tra i 18 e i 150 centimetri quadrati di epitelio olfattivo mentre noi tra i 2 e mezzo e i 4.
Un mondo affascinante e da rispettare
Proviamo a pensare quanti odori e profumi in noi evocano emozioni legate a ricordi del passato, alla nostra infanzia ad esempio….l’odore del sugo fresco mi riporta a me bambina che passeggiavo per i vicoli del paese dove andavo in vacanza con i miei nonni oppure il profumo del glicine in fiore..aaaah il glicine…quanti bellissimi ricordi.
Se è vero che per noi gli odori sono importanti e risvegliano memorie ed emozioni, pensiamo quanto per i cani è rilevante nella loro vita quotidiana. Nell’uomo quindi, grazie alla memoria olfattiva ricordiamo la sensazione di un odore, associandovi immagini visive e ricordi personali. Il cane, anche lui ancora emozioni positive o negative ad un odore ed addirittura ricorda talmente bene un odore che è in grado di riconoscerlo in mezzo ad odori simili, anche dopo 3 anni. Se la capacità olfattiva non funziona bene, l’animale può risentire nel suo benessere. Per questo, il cane ha bisogno di grandi e continui stimoli olfattivi perché rimanga in buono stato emotivo e fisico.
Entriamo nel dettaglio della struttura del naso dei nostri cani:
Dalla parte esterna, la narice, si sviluppa ai turbinati (interni) da cui entrano gli odori incanalati verso i ricettori olfattivi che sono immersi nel muco (per legare la molecola odorosa). L’odore si trasforma poi in segnale elettrico che arriva al cervello attraverso il nervo olfattorio e colpisce il bulbo olfattorio. Qui diventa un ricordo, un’emozione, una sensazione.
L’organo vomeronasale anche detto organo di Jacobson si trova molto vicino al sistema olfattivo, tanto da essere spesso confuso con il sistema olfattivo. Questo organo antichissimo è dedito a cogliere i feromoni. Noi umani lo abbiamo ancora, ma è vestigiale (cioè non ha più importanza), negli animali invece i feromoni sono fondamentali nella comunicazione (per un approfondimento sui feromoni e la comunicazione negli animali leggi il nostro articolo: “cani e gatti comunicano con la chimica“).
I feromoni vengono depositati dai cani anche attraverso le urine, pertanto è molto importante lasciare che i nostri cani possano annusare e prendere tutte le informazioni lasciate dal passaggio di altri cani così che anche loro possano decidere a loro volta se e cosa dire rispetto alla marcatura ed al contenuto della marcatura stessa. Questo organo viene chiamato in causa dal nostro cane quando vedete che annusa un odore e muove quasi contemporaneamente le labbra sbattendole quasi come se stesse “gustando”.
Lo stesso odore verrà immediatamente trasmesso al sistema limbico, precisamente all’amigdala, dove vengono elaborate, tradotte ed espresse in una reazione immediata, istintiva, emozionale, che precederà la risposta razionale e più raffinata prodotta invece nella neocorteccia.
Il ruolo dell’organo vomeronasale, come quello dei feromoni, è fondamentale: la peculiarità delle informazioni che viaggiano attraverso questo mondo fatto di molecole, scie, emozioni, ricordi è veramente incredibile. Anche qualora non l’avesse mai visto né incontrato, il nostro cane sa tutto del cane del nostro vicino. Tutto ciò grazie ai messaggi chimici che si scambierebbero attraverso le marcature nel quartiere ad esempio.
Può succedere a volte che cani residenti nella stessa zona possano odiarsi abbaiandosi ogni volta che si vedono pur non essendosi mai incontrati fisicamente, questo potrebbe dipendere dai messaggi lasciati in giro per il quartiere.
Le marcature sono biglietti da visita: i nostri messaggi WhatsApp
C’è chi pensa che i cani abbiano imparato a capire che le auto possono essere utilizzate come veicolo dei loro messaggi poiché si spostano da una parte all’altra della città pertanto, un cane con un’alta motivazione territoriale, può essere molto propenso a marcare sulle ruote del veicolo di modo che queste possano trasportare il suo messaggio il più lontano possibile e con quello anche i confini del suo territorio.
Il mio consiglio quindi è quello di lasciare sempre al cane il tempo di annusare pertanto di prendere informazioni annusando odori trasportati dall’aria (teleolfatto) o di lasciare che il suo naso vaghi su tracce ed odori a terra, comprese le urine di altri cani (megaolfatto). Per lui sarà come leggere il quotidiano e reperire le informazioni del giorno.
Sarà il poter “fare il cane” quello stesso cane che segue tracce di selvatico spinto da una forte motivazione perlustrativa, di ricerca o predatoria o che semplicemente ha intercettato l’odore di un pezzo di pizza a metri di distanza. Sarà il dargli il tempo e modo di mappare un territorio ancorando emozioni e sensazioni. Sarà soddisfare un suo bisogno e sarà per noi l’occasione per osservare un mondo fantastico e misterioso. Prendetevi tempo quando uscite col vostro cane e dategli tempo, osservatelo e provate a capire quale messaggio whatApp sta leggendo e quale a sua volta decide di lasciare per chi passerà dopo di lui. Comprategli quindi tutti i giorni il quotidiano e cercate di leggerlo insieme.